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L'elemento distintivo delle grandi opere del pensiero materialista, dal De rerum natura di Lucrezio, attraverso Il Capitale, e fino agli scritti di Lacan, è il loro carattere incompleto. I frammenti di Le età del mondo di Schelling appartengono a questa stessa categoria, con il loro reiterato tentativo di formulare un "inizio del mondo" come passaggio da un universo pre-simbolico del Reale, caratterizzato dal movimento rotatorio delle pulsioni, all'universo del logos. F. W. J. Schelling, idealista tedesco troppo a lungo vissuto all'ombra di Kant e Hegel, è stato il primo filosofo ad aver elaborato i motivi post-idealisti della finitudine, della contingenza e della temporalità.
Il suo originale lavoro preannuncia sia la critica di Marx all'idealismo speculativo, sia la nozione propriamente freudiana di pulsione, cioè di impulso cieco alla ripetizione che mai può essere superato nel medium ideale (e simbolico) del linguaggio. Il resto indivisibile è una dettagliata analisi delle due opere in cui Schelling ha raggiunto l'apice della sua audacia speculativa, le Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana e le bozze di Le età del mondo, esaminate in un serrato confronto con il pensiero di Hegel e lette attraverso gli strumenti di decifrazione concettuale messi a disposizione dalla teoria psicoanalitica di Lacan.
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