L’evento catastrofico che devastò 4000 anni fa le coste salernitane costituisce il punto di partenza di un racconto inatteso: metamorfosi storiche e culturali, dalla Protostoria al Medioevo, che hanno impresso in profondità l’identità della città e del suo territorio, un patrimonio sommerso, finalmente riproposto ai visitatori, residenti e ‘turisti’ di ogni provenienza, nel Complesso Monumentale di Santa Sofia, messo a disposizione con lungimiranza dall’Amministrazione Comunale di Salerno.
Tutto nasce dall’impegno di ricerca e di tutela quotidiano della Soprintendenza Archeologica, testimonianze acquisite negli ultimi decenni in occasione della realizzazione di nuove infrastrutture e del restauro di edifici storici, in collaborazione con Università, Istituzioni locali, imprese e studiosi.
L'allestimento, fortemente evocativo, consente di ripercorrere e ricostruire un pezzo di storia antica della città di Salerno.
La furia di un’onda anomala quattromila anni fa, dunque, distrusse e sigillò sotto una coltre di sabbia un villaggio dell’Età del Bronzo Antico fissandone in una istantanea il momento dell’abbandono. Lo sfarzo dei corredi funerari, nell’Età del Ferro, delle popolazioni dell’area di Montevetrano, il fasto dei palazzi e delle tombe dei principi etruschi nell’insediamento di Fratte, la fondazione della colonia romana di Salernum, il prestigio del principato longobardo di Arechi e la sua residenza straordinaria, la ristrutturazione urbanistica di Salerno in età normanna: sono i punti cardine di una narrazione che affida all’allestimento “macchina per pensare”, ben al di là degli steccati degli addetti ai lavori, un ruolo di stimolo e coinvolgimento diretto ed essenziale.
Proprio il mare – la forza propulsiva che ha generato e accompagnato nei secoli la storia della città – rappresenta idealmente lo spazio vitale entro cui è ambientata l’esposizione. L’elemento primordiale della vita, individuale e collettiva, che rinasce ogni attimo, l’energia fluida che accoglie, trasforma, mette in relazione, distrugge e rinnova. La comunità salernitana, i saperi antichi, le metamorfosi urbane sono condensate in questa sorta di codice genetico originario, archeologia, mutazioni millenarie, prospettive. La civiltà ‘liquida’ del terzo millennio avrebbe poco senso, e minori prospettive, senza comprendere e mettere in valore questa eredità sedimentata.
Il percorso espositivo propone una selezione di manufatti che racconta con taglio originale la città antica e medioevale, insieme alla complessa trama di rapporti tra comunità, territorio e l’intero bacino del Mediterraneo.
A corredo del racconto degli oggetti, con il valore comunicativo intrinseco di ogni reperto – come la navicella nuragica sospesa nel tempo, dono funebre a una principessa di epoca orientalizzante, o l’Apollo in bronzo, che accoglie il visitatore, immerso nei pensieri, al di là di un velo d’acqua – una rete di relazioni visive e concettuali, con continui rimandi al contesto generale, cattura l’immaginazione e la curiosità.
Una esperienza plurisensoriale, in definitiva, ‘capolavori’, oggetti di uso comune, gioielli, frammenti, suoni, profumi, per rivelare e rinnovare lo spessore antico e attualissimo della Hippocratica Civitas.
Visite narrate
per le scuole: lunedì - venerdì ore 9.30 e 11.00 con prenotazione obbligatoria
per il pubblico adulto e le famiglie: lunedì-venerdì ore 17.00 senza prenotazione
sabato ore 16.00 e 18.00
domenica ore 11.00, 16.00 e 18.00 con prenotazione obbligatoria
Prenotazioni
Tel. 333.9377703 (dal lunedì al venerdì ore 10/15)
info www.salernodopolotsunami.beniculturali.it
dopolotsunami@beniculturali.it