Mantova 1585. Alla corte dei Gonzaga una torrida estate porta con sé aria di morte e di oscure superstizioni.
Biagio dell'Orso, affascinante capitano di giustizia, viene svegliato a notte fonda: l'architetto Vannocci è stato assassinato nel suo studio; sul pavimento, in
mezzo ai colori, il disegno di una pianta rigata col nero.
Intanto, in città si aggirano le cappe nere dei domenicani: l'inquisitore Giulio Doffi sta aspettando il momento opportuno per condannare senza processo una giovane strega.
Biagio dell'Orso, sebbene molto stimato a corte, non è ben visto dalla Santa Inquisizione. Non ama le prepotenze né i compromessi, ma la sua irruenza
viene tenuta costantemente a freno da Marcello Donati, prudente consigliere ducale.
La morte dell'architetto fa riaffiorare il passato del famoso pittore di corte Giulio Romano, portando il capitano ad indagare anche nella Firenze medicea e nella Venezia della sua amata Rosa.
Cercare di salvare un'innocente dal rogo, invece, lo costringerà a scomode scelte
Se vuoi approfondire, leggere un assaggio o la rassegna stampa:
http://www.scritturascritture.it/pagine/Le_righe_nere_della_vendetta.html
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