Alessandro Carandente
Editore:
Marcus Edizioni
Prezzo: € 6,00
Un' incursione autobiografica di un professore supplente, ridotto a segno indolore, che, in attesa di titolarità, va alla ricerca del contrappunto storico, di una unità di intenti per dialogare all'interno del corpo comunitario. Un divertissement in cui il quotidiano violento e la tensione del dire convivono in un trionfo immaginario, palpabile e evanescente, ma più reale della realtà, il quale si realizza attraverso la volontà di forma, la fissazione del corpo, sede incarnata del desiderio. Infatti, affrancato dal senso canonico, il testo segue i ritmi dell'entusiasmo, le sue leggi di godimento, viaggia nella fluidità di alcune metafore ereditate; fa della collisione del senso il proprio asse rotante, sorprende il proprio effetto con briosa studianza. Ma, sempre in perdita, finisce con l'accreditare tutto sul conto aperto delkla poesia, questa memoria circolare, questo giubilo euforico di una deriva permanente.
ALESSANDRO CARANDENTE:
Alessandro Carandente è nato a Quarto (Napoli) il 1958. Laureato in Filosofia con una tesi in Estetica su Baudelaire, Il sacrificio come gioco, attualmente insegna Materie Letterarie in un Istituto Tecnico Commerciale. Poeta e critico letterario ha pubblicato: Passo vegliante (Napoli 1982), Variazioni di parola (Salerno 1984), Extravaganze, ecrivoci, screzi d'alfabeto (Napoli 1992), Il supplente (Napoli 1994), Corpo in vista (Napoli 1995), Il turno (Napoli 1996), Bon ton bonsai bonbon (Napoli 2001) Specchio d’oblio (Bollate-Milano, 2001) Il paradosso dell’evidenza (Napoli 2002).
Ha tradotto dal francese A la lisière du temps (Al limite del tempo) di Claude Roy (Salerno 1989) e di Giuseppe Bilotta Rob Shazar, appunti e disegni (Napoli 1993). E' presente in varie antologie tra cui Coscienza & evanescenza, poeti italiani degli anni Ottanta (Napoli 1986) e Poesia italiana della contraddizione (Roma 1989).
Lascia un commento