Alessandro Carandente
Editore:
Marcus Edizioni
Anno: 2001
Collana: Marcus Poesia
Prezzo: € 3,00
Un guizzo linguatico sonoramente insaporato, che ubbidisce a spinte neologiche, desuete, a una ilarità minimale tutta incentrata su richiami inventivi, onomatopee, omofonie, consonanze, assonanze, ritmi e rime baciate e abusate. Un euforico nonsense, un piacere puro in punta di lingua, affidati alla rotazione avvolgente di una ricorsività ritornellante con relativo aggancio interno allitterante. Il risulto è un profilo simmetrico di un poeta, sinuosamente sibilante, che sbriglia scompiglia sbaraglia l’invoglio, pronto cioè a sciogliere la tensione del dire e a slittare, con fulminea velocità, verso l’accensione di un senso.
ALESSANDRO CARANDENTE:
Alessandro Carandente è nato a Quarto (Napoli) il 1958. Laureato in Filosofia con una tesi in Estetica su Baudelaire, Il sacrificio come gioco, attualmente insegna Materie Letterarie in un Istituto Tecnico Commerciale. Poeta e critico letterario ha pubblicato: Passo vegliante (Napoli 1982), Variazioni di parola (Salerno 1984), Extravaganze, ecrivoci, screzi d'alfabeto (Napoli 1992), Il supplente (Napoli 1994), Corpo in vista (Napoli 1995), Il turno (Napoli 1996), Bon ton bonsai bonbon (Napoli 2001) Specchio d’oblio (Bollate-Milano, 2001) Il paradosso dell’evidenza (Napoli 2002).
Ha tradotto dal francese A la lisière du temps (Al limite del tempo) di Claude Roy (Salerno 1989) e di Giuseppe Bilotta Rob Shazar, appunti e disegni (Napoli 1993). E' presente in varie antologie tra cui Coscienza & evanescenza, poeti italiani degli anni Ottanta (Napoli 1986) e Poesia italiana della contraddizione (Roma 1989).
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