Fatta eccezione per la prima silloge (1952-1962), troviamo qui raccolti in volume circa cinquant' anni di attività poetica. Si parte, infatti, dalla fondamentale stagione degli anni Sessanta Di un evento (1964 -1969), dove appare subito evidente che non c'è spazio per la contemplazione, per la consuetudine inerziale: di contro ad una effusione lirica sganciata dalla temporalità, o peggio a un rifluire in un patetico intimismo crepuscolare, si predilige un fare poetico, non privo di ironia, che ha per obiettivo primario la diffamazione della comunicazione di massa.
Dire e Essere (1969-1973) segnano il passaggio dallo sperimentalismo, ormai esaurito nelle sue spinte ideologiche, alla necessità di continuare a dire nonostante tutto; ..........
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