Nel formato di un’antologia si registra l’andamento della quarta edizione del premio letterario «i miosotìs», i cui quattro testi vincitori (con un ex-aequo) sono pubblicati in volume autonomo. Il particolare allestimento grafico-tipografico, le caratteristiche della giuria e dei partecipanti al premio residenti in varie parti d’Italia, la qualità dei testi, la forma libro vincolante ne fanno una pubblicazione speciale, diversa dalle tante che seguono ai ricorrenti concorsi, caratterizzati spesso da un’obsoleta effusione sentimentale.
Il premio attira e accoglie – starei per dire «educa», vista la ripresentazione in progress di partecipanti e opere – autori caratterizzati non da temi o da linee espressive ma che, pur diversissimi tra loro per età, formazione e sensibilità, esplorano l’arduo percorso dell’innovazione linguistico-letteraria senza farsi inglobare in linee di ricerca, o di affinità urbanistica, o considerando la d’if portatrice di un diktat autoreferenziale. Nietta Caridei
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