Quello che hai tra le mani è, a tutti gli effetti, un esperimento.
«Un anno fa circa, come sfida con me stessa e date delle circostanze speciali, decisi di prendere un paio di mie vecchie poesie, di argomento in qualche modo amoroso, e di costruire intorno ad esse delle storie che potessero, in caso, es-sere messe in musica. Avevo in testa esempi inarrivabili (e ovvii) come De André o Cohen, giusto per citarne un paio: l’idea era di creare delle ballate su temi tradizionali come l’amore appunto, o la solitudine…» E.B. novembre 2005
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