In passato la poesia si misurava in piedi… Oggi serve un manuale per mettersi seduti e scarabocchiare versi: se la rima è fiacca, impara a farla ricca; se la metrica traballa, ecco come farla bella; se ti si disfa la strofa, qui rifalla in doremifasòlfa (con l’accento sul sol).
Il poemificio invita a un incontro ludico con la poesia, a partire dall'unità minima su cui lavora lo scrittore di versi: la parola. In un percorso pieno di sorprese, si entra dalla porta di servizio nel suo laboratorio: rime, assonanze e consonanze, allitterazioni, onomatopee, paronomasie; e poi: metafore, sinestesie, similitudi-ni… Come si fa giocando con i lego, si smontano e si rimontano alcune poesie per scoprire come sono fatte: si passa da un brano di prosa ai versi, si scopre come si passa da un gatto nero a un buio miagolio...
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