Inferni è la prima traduzione italiana di alcuni saggi di Peter Weiss, sicuramente uno dei più importanti scrittori tedeschi degli anni ’60/’70. Questi saggi nascono da un confronto, estremamente insolito e interessante, fra la Divina Commedia e l’universo nazista. Scritti nel momento in cui si tenevano in Germania i grandi processi contro i criminali del regime hitleriano, i saggi riuniti in Inferni prendono l’opera di Dante come spunto per un’interrogazione sul rapporto fra l’esperienza individuale, la congiuntura politica e lo statuto dell’arte. Redatti in una prosa assolutamente scarna e nitida, sono come cristalli in cui si riflette la fortissima tensione fra l’impegno politico e il disagio da cui nasce la scrittura. La raccolta contiene anche un frammento drammatico, un dialogo immaginario tra Dante e Giotto.
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