La paternità ed i suoi diritti, questo il filo conduttore di una storia che ne riassume in sé tante. Lorenzo, il protagonista, un giornalista quasi quarantenne, racconta con dolore e con rabbia, il fallimento del suo matrimonio, la lotta, non solo giudiziaria, per difendere il suo ruolo di padre, la presa di coscienza del sentimento che ancora lo lega a Elena, la sua ex moglie, malgrado litigi e ripicche. La convinta difesa della genitorialità da parte di Lorenzo, coincide con la morte di quello che ha sempre considerato suo padre, salvo scoprire di non essere suo figlio con la conseguente necessità di confrontarsi con un passato da riscoprire cosi come il vero genitore, bello e dannato, morto suicida. Ma Lorenzo non fugge il dolore, lo attraversa, s’immerge in esso nella convinzione che ciò gli permetterà di maturare una nuova consapevolezza di sé, di ritrovarsi come padre, condizione prioritaria per la ricerca della felicità.
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