Due l’emozioni che accompagnano il lettore nei sentieri di parole disegnate da Fabio Musati: l’ebbrezza della fuga verso mondi solo in apparenza banali ma che ad uno sguardo più attento sono ricchi di misteri le cui soluzioni possono tramutarsi, imprevedibilmente, in incubi o in sogni e l’impressione, la sfuggente sensazione, di cogliere nelle parole dei protagonisti la via per cogliere il segreto delle “cose” del nostro quotidiano. Racconti che si trasformano in avventure da vivere a capofitto tenuti per mano da una guida che ci osserva da lontano: lo sguardo di Kafka che regala alla logica la possibilità di cogliere l’identità degli uomini seppur in un attimo compresso dalla continua evanescenza delle esistenze. Diversi i generi attraversati da Musati: dall’horror al thriller al fantastico non smarrendo mai come punti di riferimento i momenti fondamentali dell’esistere umano: l’amore, il sesso il confrontarsi con se stessi.
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