Fiorenza è bella. Molto bella. Forse troppo. Già, perché la bellezza suscita ammirazione e attira gli sguardi. Ma può anche diventare una condanna e generare l’invidia delle colleghe, la diffidenza di potenziali amiche, la gelosia e la violenza degli uomini che vogliono possederla, nasconderla agli sguardi altrui, segregarla in una gabbia più o meno dorata. Odi e rancori, passioni estreme, amori travolgenti. La bellezza non conosce normalità. Storia di donne e di amicizia, moderna metafora di una società incapace di rapportarsi al bello senza complessi ed ossessioni.
Stefania Squillante
è nata a Napoli nel 1968, scrittrice e studiosa di economia. Dal 2002 è entrata a far parte del gruppo HOMO SCRIVENS; suoi testi sono contenuti nei volumi “Faximile” (Frilli, 2004), “Vedi Napoli e poi scrivi” (Kairós, 2005), “Dalla bocca del Vesuvio” a cura di Giancarlo Marino (Giulio Perrone, 2007). Ha vinto due diverse edizioni del Premio “Fabrizio Romano” nelle sezioni Narrativa e Radiodramma.
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