- “Giulietti è fascista”, mi spiegò mio padre, a cui avevo chiesto di quali tempi parlasse. - “Che c’entra il fascismo con i cinesi?”, chiesi io ingenuamente. E mio padre, che di politica in casa non parlava quasi mai, mi impartì la prima lezione di antifascismo della mia vita. - “Figlio mio, il fascismo c’entra sempre quando si dicono cazzate urlando a squarciagola”. Ci pensai su tre secondi. . . Tre secondi: il tempo necessario per decidere da che parte stare. Di scegliere tra il bene e il male. Di far nascere una bella amicizia tra un bambino italiano e uno cinese.
Vincenzo Ceruso
è nato a Palermo dove vive e lavora. Militante nel mondo del volontariato cittadino, già ricercatore presso il Centro studi Pedro Arrupe, collabora con diverse riviste («Aggiornamenti Sociali», «Segno» e «Narcomafie»).
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