L'innovazione (come la democrazia) è partecipazione. Centri di ricerca, spin-off, università, giovani imprenditori e ricercatori trainano il nostro territorio nella società della conoscenza. Nonostante antichi ritardi, cicliche emergenze e ampie dosi di autolesionismo. Ma, soprattutto, nonostante il distratto silenzio dei media. Per accendere i riflettori sui protagonisti dell'innovazione, il Denaro ha scelto di dedicare una rubrica settimanale alla "Campania della Conoscenza". Questo libro raccoglie le prime 40 istantanee di una realtà in rapida, e sapida, evoluzione. Nonostante tutto.
"Proprio un bel libro. Che rilancia un'immagine inedita della Campania, diversa da quella a cui le cronache dei giornali ci hanno abituato. Sfogliatelo velocemente. Soffermatevi sulle foto. Osservate i volti dei giovani sorridenti, consapevoli, avidi di mettersi alla prova, di essere protagonisti di avventure intellettuali. Leggete le storie di piccoli gruppi che inseguono una visione, armati di entusiasmo, di progetti e di competenze. Scoprite luoghi sconosciuti ai più. Università, centri di ricerca e imprese dove sono incastonati laboratori che sviscerano argomenti dai nomi misteriosi, evocativi della complessità della ricerca scientifica: polimeri manoporosi, diatomee, polveri spaziali, microrganismi, molecole, proteine, biomimetismo, biomeccanica applicata al Judo, gel anti-shock, composti epigenetici. Sarebbe sbagliato considerare queste aree di ricerca curiosità esoteriche degli scienziati. Perchè vi è una verità inossidabile nella ricera scientifica e nel progresso tecnologico: Se c'è una conoscenza disponibile che ha una validità scientifica, prima o poi qualcuno troverà il modo di sfruttarla per farci qualcosa di utile. Spesso seguendo vie del tutto imprevedibili" (dalla prefazione di Giuseppe Zollo, ordinario di Ingegneria gestionale presso la "Federico II" di Napoli e presidente di Campania Innovazione Spa).
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