Raffale Marone presenta i suoi progetti, gli esiti di una ricerca d’architettura sviluppata nel corso di molti anni, attraverso gli strumenti della costruzione e del progetto a scale diverse, dando luogo a una possibilità ulteriore di sperimentazione, momento temporaneamente ultimo di quella stessa ricerca. Si traccia così un percorso che per sua natura non è lineare, perché il tempo della sperimentazione non è lineare. Saranno gli incroci, le triangolazioni, i giochi di specchi, gli echi generati dalle immagini e dalle parole che dicono i progetti, a poter svelare, senza introdurre forzature interpretative, appartenenze e distanze, legami e discontinuità, influenze ed estraneità da altri pensieri, e opere, e architetture.
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